Un questionario sulle nuove pratiche di fruizione culturale
Raccogliere per ricominciare: abbiamo lanciato un’iniziativa per tracciare la strada a operatori e manager culturali.
In un contesto in cui lo spettacolo dal vivo, il turismo e tutto il settore culturale vivono un blocco completo delle attività causato dalla pandemia di Covid-19, la proposta culturale di associazioni, istituzioni e singoli continua attraverso proposte digitali. Il pubblico ha dovuto imparare – a volte da zero – un nuovo modo di usufruirne per continuare a sognare, relazionarsi, divertirsi.
Con il trasferimento delle attività su internet, tra tour virtuali e dirette streaming, la digitalizzazione degli spazi ha permesso davvero l’avvicinamento di un nuovo bacino d’utenza?
Il questionario che abbiamo creato ad hoc pone delle domande dirette proprio ai frequentatori assidui e all’audience senza frontiere del web, che in poco tempo hanno cambiato radicalmente le proprie abitudini.
L’indagine “Fruizione culturale in un click?” di Creative Keys nasce per raccogliere informazioni rispetto alle nuove forme di fruizione culturale che sono emerse durante questo periodo.
Lo scopo finale di questa iniziativa è gettare le basi di partenza da cui le industrie culturali possano ritrovare la propria via per ricominciare a vivere fuori dagli schermi, tenendo conto di come le problematiche pre Covid-19 si siano trasformate ed evolute transitando attraverso questa pandemia mondiale.
Ci si è spesso concentrati sui numeri della crisi del mondo culturale senza tenere conto della risposta del pubblico. Interrogandoci invece su questo aspetto sono venute a galla altre problematiche legate alla veicolazione attraverso mezzi digitali, come le difficoltà dovute a gap generazionali, all’accesso alle risorse e alle tecnologie necessarie per godere appieno di questa nuova e inaspettata pluralità di offerta.
Questa ricerca vuole essere solo l’inizio di un lavoro, più ampio, da portare avanti necessariamente al di fuori del web, in modo da ottenere quante più informazioni utili a supportare musei, associazioni culturali, compagnie teatrali, band e orchestre, amministrazioni e fondazioni.
Le risposte, completamente anonime, servono a comprendere come utilizzare in modo consapevole le risorse pubbliche e private a disposizione della cultura, nell’ottica di migliorare la sostenibilità di questo settore. In questo modo le organizzazioni culturali potranno regolare le proprie azioni e le proprie offerte in ambito digital basandosi sui gusti del proprio pubblico.
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